Beirut (Libano), 21 ago. (LaPresse/AP) – L’alto numero di morti o feriti denunciato in seguito al raid compiuto questa mattina alle porte di Damasco con presunto uso di armi chimiche “suona come sospetto”, “qualcosa che dobbiamo esaminare”. Lo ha detto all’emittente svedese Svt Ake Sellstrom, capo del team di esperti di armi chimiche dell’Onu attualmente impegnato in Siria. Sellstrom spiega inoltre che una richiesta formale a condurre la nuova indagine deve arrivare da uno Stato membro attraverso canali delle Nazioni unite e la Siria deve essere d’accordo. A Francia ha già fatto sapere che presenterà la richiesta.
Questa mattina gli attivisti hanno denunciato la morte di oltre 100 persone per un raid compiuto dall’esercito sui sobborghi della capitale in cui sembra sia stato usato “gas velenoso”. Il governo di Damasco nega e sostiene che si tratti si una notizia volta a sviare il lavoro del team Onu arrivato domenica nel Paese per indagare su altri casi precedenti.
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