Fort Meade (Maryland, Usa), 14 ago. (LaPresse/AP) – Bradley Manning, il soldato statunitense che ha passato numerosi documenti riservati al sito Wikileaks, ha preso la parola davanti alla Corte marziale che si sta occupando del suo caso e ha chiesto scusa per avere danneggiato gli Stati Uniti. Le sue dichiarazioni non sono state rese sotto giuramento, il che significa che non potranno essere sottoposte a contraddittorio da parte dei procuratori. “Mi dispiace che le mie azioni abbiano ferito delle persone, mi dispiace che abbiano danneggiato gli Stati Uniti”, ha detto Manning, il quale ha aggiunto di avere capito ciò che ha fatto e le decisioni che ha preso, sottolineando però che quando passò le informazioni, cioè quando lavorava come analista d’intelligence in Iraq nel 2010, non credeva che la cosa avrebbe provocato danni. Manning rischia fino a 90 anni di carcere.

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