Mosca (Russia), 16 lug. (LaPresse/AP) – La Russia ha lanciato le maggiori manovre militari dai tempi dell’Unione Sovietica, in Siberia e nella regione estrema orientale. Coinvolti 160mila soldati e cinquemila carri armati, ma anche decine di navi della flotta pacifica e 130 aerei da combattimento. Il presidente Vladimir Putin ha potuto osservare oggi in prima persona le esercitazioni sull’isola di Sachalin, nel Pacifico. Le operazioni, che sono iniziate venerdì e proseguiranno per il resto della settimana, fanno parte di una serie di recenti sforzi di Mosca volti ad aumentare la mobilità e la capacità di risposta in combattimento da parte dell’esercito. Il viceministro della Difesa, Anatoly Antonov ha garantito agli attaché militari stranieri che le esercitazioni sono parte di un regolare addestramento militare e non sono dirette contro alcuna nazione particolare.
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