Amman (Giordania), 14 lug. (LaPresse/AP) – Duecento civili sono intrappolati in una moschea nel sobborgo Qaboun di Damasco, in Siria, mentre all’esterno infiammano i combattimenti tra ribelli e forze governative. Lo fa sapere la Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione, che chiede alle Nazioni unite di mandare un “forte avvertimento” al presidente Bashar Assad perché “rilasci immediatamente” i civili. Non è chiaro se questi si trovassero già all’interno della moschea o se vi si siano rifugiati quando sono iniziati gli scontri. Migliaia di abitanti del sobborgo potrebbero essere “massacrati” dall’esercito di Assad, si legge, mentre veicoli blindati e forze d’élite sono nell’area. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani gli scontri iniziati dopo mezzanotte a Qaboun hanno causato varie vittime.

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