Tokyo (Giappone), 9 lug. (LaPresse/AP) – È morto stamattina per un cancro all’esofago Masao Yoshida, l’ex direttore generale del dipartimento delle risorse nucleari alla compagnia giapponese Tepco che è stato incaricato della centrale di Fukushima e gestì la crisi seguita a terremoto e tsunami del 2011. A farlo sapere è stata la stessa Tepco, precisando che la malattia non era legata all’esposizione alle radiazioni. Il portavoce della società, Yoshimi Hitosugi, ha riferito che era ricoverato in un ospedale di Tokyo. Yoshida, 58 anni, aveva abbandonato il suo incarico a dicembre del 2011 proprio a causa del cancro.

In qualità di responsabile delle operazioni per la messa in sicurezza di Fukushima Daiichi nella crisi nucleare di marzo 2011, Yoshida si occupò delle tre fusioni avvenute alla centrale, provocate dalla rottura dei sistemi elettrici e di raffreddamento. “Ci sono stati diversi momenti in cui ho pensato che saremmo morti tutti qui. Temevo che la centrale sfuggisse al nostro controllo e presto sarebbe tutto finito”, ricordava Yoshida parlando dei primi giorni seguiti alla triplice fusione.

Noto per essere un uomo dalla voce forte, che non aveva paura di rispondere ai superiori, Yoshida era anche conosciuto per il suo atteggiamento premuroso nei confronti dei dipendenti. Come afferma il presidente della Tepco, Naomi Hirose, il suo grande merito è stato quello di creare spirito di squadra fra i lavoratori di Tepco alla centrale e di mantenere alto il loro morale in un momento di crisi.

Il dirigente scomparso aveva espresso la volontà di tornare a lavorare al recupero di Fukushima anche dopo avere appreso della malattia, ha aggiunto Hirose. “Ha letteralmente messo a rischio la propria vita nella gestione dell’incidente”, ha detto il direttore della Tepco in un comunicato. “Terremo i suoi desideri nel cuore e faremo il massimo per la ricostruzione di Fukushima, che lui ha cercato di salvare a ogni costo”, ha concluso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata