La Paz (Bolivia), 4 lug. (LaPresse/AP) – “È stata una aperta provocazione contro il continente, non solo contro il presidente. Loro usano lo strumento dell’imperialismo nordamericano per spaventarci e intimidirci”. Lo ha detto il presidente della Bolivia Evo Morales, atterrato a La Paz nella notte, dopo il lungo viaggio di ritorno dalla Russia e lo stop forzato di una notte a Vienna, per il sospetto da parte di alcuni Paesi che a bordo del suo aereo si trovasse la talpa dell’Nsa Edward Snowden. “Mi dispiace, ma voglio dire che alcuni Paesi europei devono liberarsi dall’imperialismo nordamericano”, ha aggiunto Morales, parlando davanti a un centinaio di sostenitori giunti a salutarlo al suo rientro in patria.
Nella notte tra martedì e ieri, il governo della Bolivia ha fatto sapere che Francia, Portogallo, Italia e Spagna hanno impedito al velivolo del presidente, decollato da Mosca, di attraversare il loro spazio aereo, costringendolo così a fermarsi a Vienna. In seguito all’episodio questo La Paz ha annunciato che convocherà gli ambasciatori di Francia e Italia e il console del Portogallo per chiedere spiegazioni sul divieto di sorvolo. Tuttavia, non è chiaro se siano stati effettivamente i Paesi europei a bloccare l’aereo, e perché. Funzionari di Francia, Spagna e Portogallo sostengono che all’aereo sia stato dato l’ok ad attraversare il proprio territorio. L’Italia non ha invece ancora parlato.
I funzionari del governo della Bolivia si sono a più riprese detti convinti che dietro l’incidente ci sia la mano di Washington. Sul caso sono intervenuti con parole di condanna molti capi di Stato sudamericani, tra cui quello dell’Ecuador Rafael Correa e quella dell’Argentina Cristina Fernandez. Il ministro degli Esteri dell’Ecuador, Ricardo Patino, ha fatto intanto sapere che i leader di Argentina, Venezuela, Perù, Ecuador, Bolivia, Suriname e forse Uruguay oggi parteciperanno a un summit dell’Unasur a Cochabamba, in Bolivia, per discutere della vicenda.
Gli Usa non hanno voluto commentare l’accusa di essere coinvolti nella chiusura dello spazio aereo europeo, ma sottolineano solo di “essere stati in contatto con un ampio gruppo di Paesi negli ultimi dieci giorni” sul caso Snowden. “Il messaggio – ha detto la portavoce del dipartimento di Stato Jen Psaki – è stato comunicato sia pubblicamente sia privatamente. Deve essere trasferito negli Stati Uniti”.
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