Quetta (Pakistan), 15 giu. (LaPresse/AP) – Un gruppo di militanti pakistani ha distrutto una storica residenza del XIX secolo dove Mohammad Ali Jinnah, fondatore della patria, visse gli ultimi due mesi prima della morte, nel 1948. L’episodio è avvenuto nella città di Zariat, in Belucistan, a circa 120 chilometri dalla capitale provinciale Quetta. L’edificio, in legno, era stato trasformato in un museo. L’ufficiale di polizia Asghar Ali Yousufzai spiega che gli assalitori a bordo di motociclette hanno piazzato tre bombe per distruggere l’edificio, noto come Quaid-e-Azam, e hanno inoltre ucciso una guardia che si trovava all’esterno. Dopo che i vigili del fuoco hanno estinto l’incendio provocato dalle bombe, la polizia ha trovato altri sei ordigni non esplosi.

Il primo ministro Nawaz Sharif ha emesso una nota per condannare l’attacco ed esprimere dolore per la morte della guardia. La residenza non aveva mai ricevuto minacce, ha affermato il rappresentante del governo provinciale Babar Fateh Yaqoo, intervenuto alla televisione di Stato. “Questa tragedia – ha affermato – è una enorme perdita per la nazione. La gente di Ziarat sta protestando per l’incidente”.

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