Istanbul (Turchia), 12 giu. (LaPresse/AP) – Resta alta la tensione a Istanbul, in Turchia, al tredicesimo giorno delle proteste antigovernative. Prima dell’alba oggi, a piazza Taksim e Gezi park è tornata la calma dopo che per quasi tutto il giorno di ieri e le prime ore della notte ci sono stati scontri tra dimostranti e polizia, che ha usato proiettili di gomma, cannoni ad acqua e lacrimogeni. In piazza Taksim quando è scesa la calma, con la polizia a controllo dell’area, nella notte le squadre della nettezza urbana hanno ripulito, rimuovendo anche le tende e i ripari improvvisati costruiti dai dimostranti. A Gezi park, invece, i dimostranti non sono stati sgomberati, e molti vi si sono raccolto nonosatnte gli attacchi della polizia e le minacce delle autorità che chiedevano di restare lontani dalla zona.

Ed è in programma alle 13.30 l’atteso incontro tra il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan e i rappresentanti dei dimostranti di piazza Taksim a Istanbul. Molti hanno messo in dubbio che i colloqui si tengano, dopo i violenti scontri di ieri e della notte.

Un annuncio a tarda notte del governatore della città, Huseyin Avni Mutlu, fa temere che lo sgombero di Gezi park possa accadere presto: “Apriremo la piazza quando tutto sarà stato riportato a normalità e le nostre forze di sicurezza controlleranno del tutto l’area”, ha detto all’emittente A Haber. “I nostri bambini a Gezi park sono in pericolo perché ripuliremo la zona dai gruppi marginali”, ha detto ancora facendo riferimento al modo in cui il governo ha parlato delle frange violente della protesta. “Non permetteremo al nostro governo di essere percepito come debole”, ha concluso.

Ancora scontri nella notte anche ad Ankara. La polizia ha sparato gas lacrimogeni e con cannoni ad acqua per disperdere le centinaia di manifestanti che erano scesi in strada per solidarietà alle proteste di Istanbul, e che hanno lanciato sassi contro gli agenti. Nelle prime ore di oggi, la polizia è entrata nel Kugulu park dove i dimostranti erano accampati. Li hanno costretti a rimuovere le tende e ad andarsene. Tafferugli sono scoppiati con quanti non volevano restare.

Il Consiglio supremo della radio e della tv turca ha multato diversi canali televisivi per aver trasmesso le immagini delle proteste, riporta Hurriyet sul proprio sito web. Si legge che le sanzioni sono state imposte per aver “causato danno allo sviluppo fisico, morale e mentale dei bambini e dei giovani” con quelle immagini. Tra le reti multate Halk TV, Ulusal TV, Cem TV ed EM TV. La prima, spiega la testata turca, ha ottenuto particolare visibilità per aver trasmesso in diretta 24 ore su 24 le immagini dei fatti di Istanbul, mentre i media principali del Paese davano poche informazioni.

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