Tel Aviv (Israele), 24 mag. (LaPresse/AP) – Difficilmente si può parlare di un processo libero, equo e trasparente, quando un organismo non eletto sceglie alcuni candidati “solo in base a chi rappresenta gli interessi del regime”. Lo ha detto, da Tel Aviv, il segretario di Stato statunitense John Kerry, in riferimento alla scelta dei candidati per le elezioni presidenziali in Iran, da parte del Consiglio dei guardiani. Tra i nomi non ammessi alla corsa elettorale anche Esfandiar Rahim Mashaei, alleato del capo di Stato uscente Mahmoud Ahmadinejad, e l’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani. Il voto è in programma il 14 giugno.
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