Kabul (Afghanistan), 24 mag. (LaPresse) – Sei persone, tra cui una funzionaria italiana, sono state ricoverate al centro chirurgico di Emergency di Kabul, in Afghanistan, ferite nella sparatoria seguita a una violenta esplosione nel centro della città. Lo riferisce l’organizzazione in un comunicato. La Farnesina conferma il coinvolgimento della funzionaria italiana, sottolineando che le sue condizioni sono gravi, più serie di quanto si era appreso in un primo momento. Secondo una portavoce di Emergency la donna, funzionaria dell’Onu, avrebbe ripotato gravi ustioni. L’ambasciata italiana, spiega il ministero degli Esteri, sta seguendo da vicino la situazione e un rappresentante diplomatico è pronto a recarsi sul posto. La situazione sul terreno dopo la sparatoria, aggiunge ancora la Fanesina, resta difficile.
Emergency, che gestisce un ospedale a Kabul dal 2001, spiega che combattimenti sono in corso “nei pressi del City Center, in un’area dove hanno sede ministeri, organizzazioni internazionali e ambasciate”, a un chilometro dal centro medico della capitale afghana. I feriti curati nella struttura, spiega ancora Emergency, sono sei, “di cui tre dipendenti delle Nazioni Unite, due guardie nepalesi e una funzionaria italiana”. Fonti locali “riportano che i guerriglieri sarebbero entrati nella guesthouse delle Nazioni unite”.
L’Isaf conferma la situazione difficile sul terreno, spiegando che un’esplosione è stata causata da un attentatore suicida, nei pressi dell’Unama, la sede della missione delle Nazioni unite in Afghanistan. Secondo quanto riportato dalla polizia di Kabul, la violenta esplosione è stata causata da un attentatore suicida ed è stata percepita anche a diversi chilometri dalla città. Un cameraman di Associated Press che era sulla scena ha detto che si è verificata vicino a un ospedale della Direzione nazionale della sicurezza, servizio di intelligence afghano. L’esplosione ha fatto collassare un muro dell’edificio. La polizia ha isolato la zona.
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