New York (New York, Usa), 22 mag. (LaPresse/AP) – La caccia di frodo agli elefanti e i suoi potenziali collegamenti con le attività di criminali e terroristi rappresentano una minaccia per la pace e la sicurezza nell’Africa centrale. È l’allarme lanciato ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu dal segretario generale Ban Ki-moon, che ha citato come esempio Paesi come Camerun, Ciad, Gabon e Repubblica Centrafricana. Il traffico illegale dell’avorio ottenuto dalle zanne degli elefanti costituisce infatti un’importante fonte di finanziamento per i gruppi armati attivi nelle nazioni citate dal numero uno delle Nazioni unite, fra cui l’Esercito di resistenza del Signore (Lra). Il segretario ha anche espresso la propria preoccupazione per il fatto che i bracconieri utilizzano armi sempre più sofisticate e potenti, alcune delle quali potrebbero essere residuati della guerra civile in Libia.
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