Vienna (Austria), 15 mag. (LaPresse/AP) – Niente di fatto tra funzionari dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, e la controparte iraniana che si sono trovati oggi a Vienna, in Austria, per cercare di trovare un accordo che permetta all’agenzia di rilanciare l’indagine sulle attività nucleari di Teheran. Si tratta del decimo incontro inconcludente tra le parti nell’ultimo anno e mezzo. L’Iran nega di lavorare alla costruzione di armi nucleari, ma i sospetti della comunità internazionale rimangono.

L’Aiea, ha detto ai giornalisti il capo negoziatore dell’agenzia Herman Nackaerts, continuerà a cercare di raggiungere un accordo nonostante “i nostri migliori sforzi non abbiano avuto successo finora”. Dal canto suo il capo negoziatore di Teheran, Ali Asghar Soltanieh, ha definito i colloqui di oggi “costruttivi”. Non è stata per ora fissata una data per il prossimo incontro.

Sempre oggi in Turchia Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, ha incontrato Saeed Jalili, viceministro degli Esteri dell’Iran, e segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale. I due hanno discusso della possibilità di trovare un terreno comune per nuovi negoziati tra Teheran e il gruppo 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu più la Germania). L’incontro di oggi è avvenuto al consolato iraniano di Istanbul. L’ultimo round di colloqui tra Iran e 5+1 si era tenuto ad aprile ad Almaty, in Kazakistan.

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