Sarajevo (Bosnia-Erzegovina), 26 apr. (LaPresse/AP) – Il presidente della federazione di Bosnia-Erzegovina, Zivko Budimir, è stato arrestato con l’accusa di avere accettato tangenti, nell’ambito di un’indagine sulla corruzione. A confermarlo è il portavoce della procura, Boris Grubesic, spiegando che oltre a Budimir sono stati presi in custodia anche Hidajet Halilovic, assistente del ministro della Giustizia, e altri 17 funzionari. I 19, aggiunge Grubesic, sono sospettati di “abuso di ufficio e intermediazionane illegale, di aver ricevuto e dato mazzette, di crimine organizzato e traffico di droga”. Prima dell’arresto la polizia ha perquisito l’ufficio presidenziale di Budimir a Sarajevo e altri edifici del governo, anche nella città di Mostar.
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