Acapulco (Messico), 25 apr. (LaPresse/AP) – Gli insegnanti in sciopero nella città di Chilpancingo, in Messico, hanno attaccato ieri la sede del Partito rivoluzionario istituzionale, un palazzo del dipartimento statale di educazione e uffici di altri tre partiti politici. Hanno dato fuoco a due palazzi e distrutto computer e attrezzature, rompendo le finestre e vandalizzando gli uffici, per protestare contro l’approvazione da parte dei legislatori dello Stato di Guerrero di una legge di riforma dell’educazione. La legge è in linea con la riforma voluta dal presidente Enrique Pena Nieto e approvata due mesi fa.
Le nuove regole prevedono che gli insegnanti vengano valutati e cercano di togliere il controllo su assunzioni e licenziamenti al sindacato dei docenti: l’emendamento elimina la pratica in uso da decenni in Messico di comprare e vendere i lavori dagli insegnanti e lo rimpiazza con un test standard a livello nazionale. I docenti affermato che il test sia un piano per licenziarli tutti e un primo passo verso la privatizzazione dell’educazione, anche se ci sono poche prove che il governo pianifichi questo. Gli insegnanti dello stato di Guerrero sono entrati in sciopero poco dopo l’approvazione della legge federale e le loro azioni sono diventate sempre più dirompenti.
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