Pechino (Cina), 24 apr. (LaPresse/AP) – Il virus H7N9, nuovo ceppo dell’influenza aviaria che in Cina ha ucciso circa 20 persone, sembra trasmettersi fra uccelli e umani in maniera più semplice rispetto alla prima variante, l’H5N1. È quanto affermano gli scienziati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che stanno osservando da vicino il virus per capire se abbia il potenziale per causare una pandemia globale. Tuttavia, affermano gli studiosi, finora ci sono poche prove che possa diffondersi facilmente da persona a persona. Secondo le autorità sanitarie cinesi, le infezioni da H7N9 avvengono in primo luogo nei mercati del pollame vivo. Finora in Cina sono stati oltre cento i casi confermati di H7N9, la maggior parte dei quali gravi, quasi tutti registrati sulla costa orientale nei pressi di Shanghai.

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