Nuova Delhi (India), 20 apr. (LaPresse/AP) – A pochi giorni da un nuovo caso di stupro che ha sconvolto l’India, con vittima una bambina di appena cinque anni, è stato arrestato il presunto violentatore. Si tratta di un 24enne, fermato nella casa del cognato a Muzaffarpur, in Bihar, nelle prime ore della mattina. La città si trova a circa mille chilometri di distanza da Nuova Delhi, dove sarebbe avvenuta la violenza. Secondo gli investigatori sembra che l’uomo sia fuggito dalla capitale appena un’ora dopo aver commesso il crimine. La piccola si trova in ospedale in condizioni serie e ha ferite sul collo e segni di morsi, nonché lesioni interne, e i medici stanno cercando di stabilizzare la situazione.
La piccola era scomparsa lunedì ed è stata trovata due giorni dopo da alcuni vicini che l’hanno sentita piangere in una stanza dello stesso edificio di Nuova Delhi in cui vive con i suoi genitori, e dove è stata trovata sola. La stanza apparteneva all’uomo arrestato. La famiglia, molto povera, giunta in città alcuni anni fa in cerca di lavoro, aveva denunciato la sua sparizione lunedì, ma la polizia non ha voluto registrare il caso. Anche per questo si è scatenata l’indignazione popolare.
Centinaia di persone sono scese in strada, per manifestare contro la violenza e gli stupri, nei pressi della residenza del ministro dell’Interno e fuori dal quartiere generale della polizia. I dimostranti chiedono un’azione dell’esecutivo contro le forze di sicurezza, accusate di non aver fatto abbastanza per indagare sul caso dal momento in cui è stata denunciata la scomparsa della piccola. “La polizia non ha fatto nulla. Non hanno registrato la denuncia, primo passo per avviare l’indagine”, ha affermato Ranjana Kumari, attivista per i diritti delle donne. “Questo tremendo crimine – ha aggiunto – poteva essere impedito se la polizia avesse iniziato subito le indagini”.
La polizia oggi non vuole commentare, ma il ministro dell’Interno Sushilkumar Shinde riferisce di aver ordinato un’inchiesta per affrontare il caso. Il primo ministro Manmohan Singh ieri sera ha definito “inaccettabile” il comportamento della polizia. E ha comunicato alle autorità di Nuova Delhi “la necessità di azioni il più possibile severe contro i funzionari che sbagliano”. Solo quattro mesi fa l’India fu sconvolta da un altro caso di stupro, quando una ragazza di 23 anni fu aggredita su un autobus da un gruppo di uomini che la lasciarono gravemente ferita. La giovane morì dopo alcuni giorni di agonia.
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