Il Cairo (Egitto), 13 apr. (LaPresse) – Il presidente del tribunale del Cairo in cui si tiene il nuovo processo a Hosni Mubarak ha rinunciato all’incarico, poco dopo l’inizio dell’udienza. Moustafa Hassan Abdullah, incaricato di presiedere al nuovo processo, secondo quanto riporta Al-Jazeera ha dichiarato di “sentirsi in imbarazzo” nell’affrontare il caso. Tutto sospeso e udienza aggiornata, quindi, nell’aula dell’Accademia militare che ospita il processo al Cairo. Il giudice è diventato un nome noto dopo le proteste scaturite dalla sua decisione di prosciogliere 25 lealisti di Mubarak che erano accusati di aver organizzato la cosiddetta ‘battaglia dei cammelli’ di piazza Tahrir, tra i fatti più violenti della rivoluzione del 2011.
In aula oggi era presente anche l’ex presidente egiziano, accusato dell’uccisione di centinaia di dimostranti durante le rivolte della Primavera araba. Non lo si vedeva in pubblico dal giugno 2012, quando fu pronunciata la prima condanna all’ergastolo nei suoi confronti. Da allora voci non confermate hanno più volte annunciato che fosse vicino alla morte. Con lui è imputato anche il suo ministro dell’Interno, Habib el-Adly, mentre i due figli Gamal e Alaa sono processati in casi separati per altre accuse. Il nuovo processo è stato ordinato a gennaio, dopo che la Cassazione ha accolto i ricorsi in appello di difesa e procuratori, presentati con motivazioni diverse.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata