Washington (Usa), 27 mar. (LaPresse/AP) – Ieri e oggi la Corte suprema degli Stati Uniti affronta la questione dei matrimoni gay, con attenzione alla legittimità del Proposition 8 che li vieta in California, e del Defense of Marriage Act, legge del 1996 che definisce il matrimonio esclusivamente come unione tra un uomo e una donna. Di seguito una scheda sui numeri americani relativi alla tematica.
9 MILIONI. Questi sono, secondo uno studio del 2011, i cittadini americani gay, lesbiche, bisessuali o transgender.
9 PIU’ IL DISTRICT OF COLUMBIA. Sono gli Stati che permettono matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si tratta di: Connecticut, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, New Hampshire, New York, Vermont e Washington.
30. È il numero degli Stati, tra cui la California, che vietano le nozze gay nella propria Costituzione. Dieci Stati li vietano secondo leggi statali. Il New Mexico non si esprime.
QUASI 9 ANNI. Il primo stato a permettere matrimoni gay fu il Massachusetts, nel novembre 2003, quando la Corte suprema di giustizia statale decretò che era incostituzionale impedire a persone dello stesso sesso di sposarsi all’interno dello Stato. La corte ha permesso le prime nozze dal 17 maggio 2004.
49%. È la percentuale degli americani favorevole a permettere a gay e lesbiche di sposarsi legalmente, secondo un’indagine del Pew Research Center condotta a metà marzo. Contrari il 40%.
142. È il numero di giorni, dell’anno 2008, in cui i matrimoni gay sono stati legali in California, prima che gli elettori li impedissero votando il referendum noto come Proposition 8.
CIRCA 18MILA. È il numero di coppie gay californiane che si sono sposate nella finestra di tempo in cui le nozze sono state legali nello Stato.
9 GIUDICI. Sono quelli della Corte suprema. Sei sono sposati, tutti con persone di un altro sesso. La giudice Ruth Bader Ginsburg è vedova, Sonia Sotomayor è divorziata, mentre Elena Kagan non si è mai sposata.
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