New York (New York, Usa), 20 mar. (LaPresse/AP) – Il governo di Damasco ha chiesto al segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, di nominare una commissione indipendente che indaghi sul presunto uso di armi chimiche da parte dei ribelli nel nord della Siria. Lo ha fatto sapere l’ambasciatore siriano all’Onu, Bashar Ja’afari, parlando ai giornalisti. Ha spiegato di aver chiesto per conto del governo di Bashar Assad che venga istituita una “missione tecnica specializzata, indipendente e neutrale per indagare l’uso di armi chimiche da parte di gruppi terroristici attivi in Siria, (utilizzate ieri, ndr) contro i civili nella città di Khan al-Assad” in provincia di Aleppo.
I ribelli, che il regime di Damasco definisce terroristi, hanno negato l’accusa e in risposta hanno accusato le forze del regime di aver aver lanciato missili sullo stesso villaggio. Oggi, intanto, l’ambasciatore Usa in Siria, Robert Ford, ha dichiarato che l’amministrazione Obama non ha prove a sostegno delle accuse di Damasco. Ja’afari ha aggiunto che la Siria ha chiesto a Ban Ki-moon assistenza “in segno di buona fede, buona volontà, buone intenzioni” di fronte alla comunità internazionale, all’opinione pubblica e al popolo siriano. Ha poi ribadito quanto spesso dichiarato dal regime: “Il governo siriano, se avesse simili armi, non le userebbe mai contro la sua popolazione”.
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