Londra (Regno Unito), 4 mar. (LaPresse/AP) – La regina Elisabetta II ha lasciato l’ospedale King Edward VII di Londra. La sovrana, 86 anni, era stata ricoverata ieri e si pensava che sarebbe rimasta in ospedale un paio di giorni. Elisabetta indossava un vestito rosso ed è andata via con un corteo di automobili. A seguito del ricovero, la regina ha cancellato tutti gli impegni che erano in programma per questa settimana, compresa la visita a Roma prevista per mercoledì e giovedì. Nei giorni scorsi, per lo stesso problema di salute, aveva annullato una visita a Swansea, in Galles.

Quello di ieri è stato il primo ricovero di Elisabetta II dal 2003. L’ultima volta che aveva cancellato un impegno pubblico era stato cinque mesi fa, a ottobre, a causa di un mal di schiena. La regina lo scorso anno ha festeggiato il Giubileo di diamante, cioè i 60 anni sul trono. Sovrana infatti dal 1952, è la seconda monarca per lunghezza del mandato dopo la regina Vittoria. Il marito di Elisabetta, Filippo, ha 91 anni e nel 2012 è stato più volte ricoverato. La scorsa settimana la regina ha avuto numerosi impegni pubblici e martedì aveva incontrato a Buckingham Palace il nuovo arcivescovo di Canterbury, Justin Welby.

Intanto da Roma, l’ambasciatore britannico Christopher Prentice ha voluto esprimere il dispiacere per la mancata visita in Italia della sovrana. “Eravamo pronti ad accogliere Sua Maestà a Roma, in occasione del viaggio che avrebbe intrapreso per salutare il presidente Napolitano prima della fine del suo incarico” e, dice Prentice in un videomessaggio pubblicato sulla pagina Facebook dell’ambasciata, “a soli tre giorni dal suo arrivo, è stato per noi un grande dispiacere dover cancellare la visita a causa delle sue condizioni di salute”. “Vorrei ringraziare – prosegue quindi l’ambasciatore – tutti quelli che, moltissimi anche attraverso Facebook e Twitter, ci hanno manifestato un grande interesse nella visita di Sua Maestà e che hanno quindi espresso la loro vicinanza e i loro migliori auguri per una sua pronta guarigione. Grazie tante, anche a nome di Sua Maestà!”.

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