Roma, 28 feb. (LaPresse) – Gli Stati Uniti stanziano 60 milioni di dollari per sostenere l’opposizione al regime di Bashar Assad e forniranno per la prima volta aiuti non letali ai ribelli in Siria. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa, John Kerry, al termine della riunione dei Paesi amici della Siria a Roma. Tra i partecipanti il capo dell’opposizione della Coalizione nazionale siriana, Moaz al-Khatib, e leader di Paesi europei e arabi. Il segretario di Stato Usa ha sottolineato che l’assistenza consisterà in cure mediche e cibo, mentre non ha fatto riferimento a un sostegno militare alle azioni dell’opposizione. Nella stessa occasione, il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata ha chiesto che il regime fermi immediatamente i bombardamenti e ha parlato di “responsabilità non rinviabili”, chiedendo che gli sforzi siano aumentati”.

Kerry ha definito il presidente Assad “un leader disperato che ha sferrato attacchi feroci su Aleppo e usato missili scud, falciando vite innocenti: lasci il potere”. Ha poi detto che gli Stati Uniti sono “determinati a trovare un modo per andare avanti per avere un futuro migliore per la Siria, ma sappiamo che questo non avverrà finché Assad rimarrà al potere”. Parlando degli sforzi già compiuti a livello internazionale per tentare di mettere fine al conflitto e favorire la transizione, ha detto ancora che molto è stato fatto “per far cessare la sua macchina di guerra, invece la sua brutalità è aumentata. Non può trovare una via d’uscita continuando a sparare”.

Washington ha già fornito 385 milioni di dollari in aiuti umanitari alla popolazione siriana e 54 milioni di dollari in equipaggiamenti per la comunicazione, forniture mediche e alti tipi di assistenza non letale all’opposizione. Finora, tuttavia, i finanziamenti e gli aiuti statunitensi non sono mai andati direttamente ai ribelli, soprattutto a causa delle preoccupazioni per i loro legami con gruppi islamici radicali. Secondo funzionari Usa, gli aiuti alimentari e strumenti medici saranno forniti ai ribelli tramite il loro consiglio militare e saranno offerti soltanto a membri dell’Esercito siriano libero selezionati con attenzione. Washington invierà inoltre consulenti tecnici negli uffici della Coalizione nazionale siriana al Cairo per aiutare i funzionari a garantire che i soldi vengano spesi per obiettivi adeguati. I consulenti faranno parte di ong e altri gruppi che si occupano di questo tipo di assistenza.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata