New Orleans (Louisiana, Usa), 27 feb. (LaPresse/AP) – “Ritengo che la gestione di sicurezza e rischi sia una responsabilità condivisa. A volte sono i nostri partner a gestire quei rischi, a volte noi. La maggior parte delle volte si tratta di un lavoro di squadra”. Così Lamar McKay, ex presidente di Bp America ai tempi del disastro della marea nera, durante l’udienza di ieri sull’incidente alla piattaforma Deepwater Horizon del 2010.
Primo dirigente di Bp a testimoniare in tribunale sul disastro, McKay ha sempre mantenuto la linea delle responsabilità condivise nel corso dell’interrogatorio in aula, anche quando uno degli avvocati della parte avversa gli ha chiesto di convenire con lui sul fatto che Bp sia la responsabile ultima della perdita. La gestione dei pericoli derivati dalla trivellazione di profondità è “uno sforzo condiviso”, ha insistito McKay.
L’ex presidente di Bp America, che ora ricopre un altro ruolo nella compagnia, ha anche difeso l’indagine interna di Bp sull’incidente, la quale ha evidenziato una serie di errori degli operai e di decisioni sbagliate di altre compagnie, senza attribuire colpe ai vertici aziendali. “Ritengo che sia stata svolta un’indagine sostanziale, penso che abbiamo imparato ciò che potevamo dall’incidente e ora stiamo mettendo in pratica quegli insegnamenti”, ha detto McKay. Il dirigente, la cui testimonianza riprenderà oggi, ha definito il disastro “un tragico incidente” risultato di “un rischio che era stato identificato”.
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