Berkeley (California, Usa), 23 feb. (LaPresse/AP) – A distanza di 50 anni dalla prima spedizione statunitense a raggiungere la vetta dell’Everest, i sopravvissuti tra gli scalatori che compirono la missione si sono ritrovati in California per le celebrazioni. Norm Dyhrenfurth di 94 anni, Jim Whittaker di 84 anni, Tom Hornbein di 82 anni, e Dave Dingman di 76 anni sono tra gli uomini che nel maggio del 1963 salirono sulla vetta della montagna, ottenendo in seguito un riconoscimento consegnato loro dal presidente John F. Kennedy. Tra gli scalatori che compirono la missione, in particolare, Whittaker divenne il primo statunitense a toccare la cima. Lo fece, con lo sherpa Nawang Gombu, un decennio dopo il neozelandese Edmund Hillary e circa sei settimane dopo che un altro americano, Jake Breitenbach, era morto tentando una spedizione simile. Per celebrare la loro impresa, l’American Alpine Club ha organizzato letture, proiezioni, presentazioni di libri e una cena con gli scalatori.

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