Lima (Perù), 20 feb. (LaPresse/AP) – Le autorità del Perù hanno restituito alle famiglie i resti di 26 persone rimaste uccise negli anni ’80 nei combattimenti fra l’esercito e i ribelli maoisti del gruppo Sendero Luminoso. Le ossa erano state esumate l’anno scorso da una fossa comune nella regione di Apurimac e sono state consegnate ai parenti dopo che gli investigatori hanno provveduto all’identificazione. La consegna dei resti si è svolta ieri, nel corso di una cerimonia a Cuzco, dopo la quale le famiglie delle vittime hanno trasportato le ossa dei loro cari, chiusi in bare bianche, per le strade in pietra della città, crocevia per la cittadella inca di Machu Picchu. Le persone uccise sarebbero residenti locali colpiti dal fuoco incrociato di soldati e ribelli, sostengono le autorità. Per anni gli enti governativi del Perù hanno lavorato per identificare i cadaveri rinvenuti nelle fosse comuni lasciate dopo la guerra, nell’ambito di un’inchiesta sugli abusi dei diritti umani. Stando alla Commissione peruviana per la verità e la riconciliazione, sono 69mila le persone uccise o scomparse fra il 1980 e il 2000, gli anni del conflitto armato in Perù.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata