Bengasi (Libia), 18 feb. (LaPresse/AP) – Sono stati accusati di spionaggio i quattro stranieri arrestati sabato a Bengasi, in Libia, per proselitismo cristiano. Il gruppo, composto da uno svedese-americano, un sudcoreano, un sudafricano e un egiziano, era in possesso di decine di migliaia di copie di libri cristiani. Il capo della polizia locale, Abdel-Salam el-Barghathi, ha dichiarato ad Associated Press che i funzionari delle rispettive ambasciate hanno avuto la possibilità di incontrare gli arrestati, che hanno però rifiutato di vederli, sollevando sospetti. Il detenuto egiziano, Sherif Ramsis, ha detto ad AP di trovarsi in Libia per diffondere il cristianesimo ma ha aggiunto che non era a conoscenza delle accuse di spionaggio nei suoi confronti.

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