Damasco (Siria), 15 gen. (LaPresse/AP) – Nuova strage in Siria, ad Aleppo, dove la principale università della città è stata colpita da due forti esplosioni che hanno causato almeno 83 vittime. Un bilancio fornito dagli attivisti locali, secondo cui però la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente perché molti dei feriti, in tutto 150, sono in gravi condizioni. Tra le vittime, riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ci sono studenti universitari e civili che si trovavano nei dormitori dopo essere stati sfollati a causa dei combattimenti tra forze governative e ribelli.
Ancora non è chiaro però quale sia la causa degli scoppi. La televisione di Stato parla di due razzi lanciati dai ribelli, così come l’agenzia di stampa Sana, secondo la quale l’attacco è avvenuto nel primo giorno della sessione di esami di metà anno accademico. Dall’entità della distruzione che si può osservare nelle immagini diffuse, sembra tuttavia che siano stati utilizzati esplosivi più potenti rispetto ai razzi in possesso dei ribelli.
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