Washington (Usa), 8 gen. (LaPresse/AP) – La compagnia militare privata statunitense Engility Holdings, la cui consociata era stata accusata di complotto per le torture nei confronti di detenuti nella prigione di Abu Ghraib in Iraq, ha pagato 5,28 milioni di dollari a 71 persone detenute nella base e in altri centri gestiti degli Usa tra il 2003 e il 2007. L’accordo segna il primo successo degli avvocati degli ex prigionieri di Abu Ghraib. Un altro contractor statunitense, Caci, sarà probabilmente processato l’estate prossima per simili accuse.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata