Mosca (Russia), 6 gen. (LaPresse) – Gerard Depardieu è ufficialmente russo. L’attore francese, giunto ieri a Sochi, sul mar Nero, ha infatti ricevuto il suo passaporto nel corso dell’incontro con il presidente Vladimir Puti. La conferma è giunta dal portavoce di Putin, Dmitry Peskov, il quale ha spiegato che la visita ha avuto carattere “privato”. Durante l’incontro, aggiunge il portavoce, Depardieu e Putin hanno anche discusso dell’ultimo film in cui l’attore francese interpreta Rasputin, mentre la televisione di Stato ha mostrato le immagini dell’abbraccio tra i due.

A Depardieu era stata concessa la cittadinanza russa giovedì, grazie a un decreto firmato dallo stesso Putin. L’attore era in polemica con Parigi da qualche tempo, a causa della tassa del 75% sui grandi patrimoni, proposta dal governo del presidente François Hollande. La Russia ha una tassa decisamente inferiore, fissata solo al 13%. A metà dicembre l’attore aveva annunciato, con una lettera aperta, di voler riconsegnare il passaporto francese.

Intanto, l’attore oggi si è recato nella città di Saransk, a circa 500 chilometri a est di Mosca, dove è stato accolto come un eroe locale e ha ricevuto l’offerta di un appartamento gratuito. Qui, in un aeroporto coperto di neve, ha incontrato il governatore locale e un gruppo di donne in abiti locali che hanno cantato canzoni folcloristiche. L’attore ha mostrato il documento alla folla prima di compiere un giro per la città. Il governatore locale gli ha quindi offerto di stabilirsi a Saransk e, secondo quanto riferisce la televisione di Stato, gli ha offerto un appartamento a sua scelta. Depardieu non ha ancora detto se prenderà la residenza in Russia, ma ha fatto sapere di non voler vivere a Mosca perché è troppo grande e, nel caso, preferirebbe un villaggio.

Dalla Francia, nel frattempo, arrivano le critiche del governo, nemmeno tanto velate, per la decisione della stella del cinema. “Trovo un po’ patetico che per una ragione di tasse quest’uomo, che tra l’altro ammiro infinitamente come attore, abbia deciso di esiliarsi da solo”, ha commentato questa mattina il ministro del Bilancio francese Jerome Cahuzac. Dopo la bocciatura della legge per tassare i super ricchi da parte della Corte costituzione, ha fatto sapere poi il ministro, governo sta nuovamente lavorando a un provvedimento che chieda ai cittadini più abbienti di pagare un’alta aliquota e potrebbe farla entrare in vigore per un periodo di tempo più prolungato rispetto ai due anni inizialmente immaginati.

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