Washington (Usa), 28 dic. (LaPresse/AP) – E’ morto l’ex generale statunitense, Norman Schwarzkopf, che guidò una coalizione internazionale nell’operazione ‘Desert Storm’, che nel 1991 ripristinò la sovranità in Kuwait, respingendo le truppe dell’allora presidente iracheno, Saddam Hussein. L’ex generale eroe della Guerra del Golfo è morto a 78 anni per le complicazioni di una polmonite nella sua casa di Tampa, in Florida, dove si era ritirato per trascorrere una vecchiaia tranquilla e discreta.

Schwarzkopf era stato soprannominato ‘Stormin’ Norman’, Norman tempestoso, sia per la celebre missione del ’91 sia per il suo temperamento apparentemente irascibile con i subalterni. Tuttavia chi lo conosceva bene lo descrive come una persona amichevole, loquace e persino gioviale. Per questo, raccontano, l’ex generale era chiamato più affettuosamente ‘orso’ dalle sue truppe. Un nomignolo che si adatta alle iniziative prese dopo il suo ritiro dalle forze armate, nell’agosto del 1991. Schwarzkopf sostenne varie cause a favore dei bambini statunitensi e resisté alle sirene della politica quando, al termine della Guerra del Golfo, era all’apice della popolarità e gli fu chiesto di correre come indipendente alle elezioni politiche.

L’operazione ‘Desert Storm’, tempesta del deserto, fu voluta dal Presidente George H.W. Bush per ricacciare l’Iraq dal Kuwait, che era stato invaso con il pretesto di un presunto furto alle riserve di petrolio. In quell’occasione Schwarzkopf condusse con successo la cmapagna che vedeva impegnati 30 Paesi sotto il suo comando. L’ex generale, nel 1988, era stato nominato comandante in capo della base dell’Air Force MacDill di Tampa. Dopo aver rinunciato alla politica, Schwarzkopf fu per un breve periodo commentatore di strategia militare per la Nbc. Nel 2003 l”orso’ si spese nella campagna elettorale di George Bush W. nel 2000, ma la sua posizione sull’invasione dell’Iraq nel 2003 fu ambigua.

Schwarzkopf approvò inizialmente l’invasione, sostenendo che il Segretario di stato Usa, Colin Powell, aveva fornito all’Onu le prove delle armi irachene di distruzione di massa in possesso di addam Hussein. Poi cambiò idea dopo che le prove si rivelarono false, affermando che la decisione di scatenare una guerra dovrebbero dipendere da cosa trovano gli ispettori delle Nazioni Unite. Alla fine del 2004 ha anche fortemente criticato il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, e il Pentagono per gli errori in Iraq e per formazione inadeguata dei riservisti dell’esercito inviati nei luoghi del conflitto.

Schwarzkopf era nato il 24 agosto 1934, a Trenton, nel New Jersey, dove suo padre, il colonnello H. Norman Schwarzkopf, comandante della polizia dello Stato, stava conducendo l’indagine sul rapimento Lindbergh, che si concluse con l’arresto e esecuzione, nel 1936, del carpentiere tedesco immigrato, Richard Hauptmann, per l’uccisione del figlio neonato del famoso aviatore aviatore Charles Lindbergh. Schwarzkopf figlio studiò in Svizzera, Germania e Italia, laureandosi nel 1956 in ingegneria. Nel 1966 si è offerto volontario per il Vietnam, dove fu decorato per aver salvato alcuni commilitoni da un campo minato.

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