Il Cairo (Egitto), 4 dic. (LaPresse/AP) – Ennesima giornata di tensioni in Egitto, dove l’opposizione è scesa nuovamente in piazza per contestare i decreti emessi dal presidente Mohammed Morsi e la bozza di Costituzione approvata la settimana scorsa dall’Assemblea costituente, su cui per il 15 dicembre il capo di Stato ha convocato un referendum nazionale.
MORSI LASCIA PALAZZO DURANTE TENSIONI. Decine di migliaia di persone hanno protestato contro Morsi dirigendosi verso il palazzo presidenziale Itihadiya, nel distretto di Heliopolis, al Cairo. Dopo che la situazione si è fatta più accesa, la folla è diventata “sempre più grande”, e tra i dimostranti e la polizia sono scoppiati i primi tafferugli, Morsi ha deciso di lasciare il palazzo, uscendo da una porta sul retro. A darne notizia è stato un ufficiale del suo entourage, spiegando che il capo di Stato ha abbandonato il palazzo per scongiurare “possibili pericoli” e per calmare i manifestanti, e si è diretto verso casa. Tuttavia, il portavoce di Morsi ha voluto minimizzare, spiegando che il presidente ha abbandonato l’edificio al termine di una normale giornata di lavoro, durante cui ha incontrato membri del suo staff e del governo per discutere della preparazione al referendum, ed è uscito passando per la porta che utilizza normalmente.
PROTESTE DIFFUSE, 18 FERITI. Oggi, come già nella settimana passata, sono state decine di migliaia le persone scese in strada per contestare i decreti emessi nei giorni scorsi che danno a Morsi enormi poteri, anche oltre quelli della magistratura. Migliaia di manifestanti si sono radunati anche in piazza Tahrir, che già nei giorni scorsi aveva visto radunare oltre 200mila persone, e poi, appunto nei pressi del palazzo presidenziale. Qui, le violenze sono esplose quando i dimostranti hanno divelto una barriera sormontata da filo spinato a qualche centinaio di metri dalle mure del palazzo. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni e quindi è arretrata. Dopo aver passato la barriera, i manifestanti si sono avvicinati sempre più alle mura dell’edificio. La folla ha anche preso un mezzo della polizia, salendo in cima al veicolo per sventolare la bandiera nazionale. Il bilancio totale dei tafferugli è di 18 dimostranti feriti. Migliaia di persone si sono radunate anche nei pressi della residenza di Morsi, in un quartiere esclusivo della capitale. Le proteste, ribattezzate ‘L’ultimo avvertimento’, si sono registrate anche ad Alessandria, dove 10mila persone sono scese in piazza, cantando slogan contro il presidente e il gruppo dei Fratelli musulmani.
SCIOPERO GIORNALI INDIPENDENTI. Sempre oggi, inoltre, almeno otto giornali indipendenti egiziani hanno sospeso la pubblicazione per protestare contro le restrizioni alla libertà di espressione incluse a loro parere nella bozza della nuova Costituzione adottata la settimana scorsa dall’Assemblea costituente. Domani è prevista una protesta delle reti televisive private, che oscureranno gli schermi per tutto il giorno.
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