San Marcos (Guatemala), 8 nov. (LaPresse/AP) – Sono almeno 48 morti e cento feriti il bilancio del terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito il Guatemala. Lo riportano le autorità locali, precisando che le squadre di soccorso hanno cercato sopravvissuti tra le macerie per tutta la notte a San Marcos, nel sudovest del Paese. La scossa è stata registrata nell’oceano Pacifico ed è stata avvertita nella capitale Guatemala City, ma anche a El Salvador e Città del Messico. Volontari hanno iniziato a recarsi a San Marco, luogo più devastato dal sisma, già nella serata di ieri.
Il terremoto ha portato danni in 21 dei 22 Stati del Paese. Nella città di San Marcos, oltre 30 case sono crollate e diversi edifici del centro sono ridotti in macerie o presentano crepe profonde. Tra i palazzi danneggiati ci sono anche la stazione di polizia locale e il tribunale. Dopo il sisma, centinaia di persone si sono riversate in strada e si sono rifiutate di tornare in casa in seguito a cinque forti scosse di assestamento. Il presidente Otto Perez Molina ha precisato in seguito che 40 persone sono morte nello Stato di San Marcos e altre otto in quello vicino di Quetzaltenango.
L’epicentro del sisma è stato collocato a circa 32 chilometri di profondità, a 24 chilometri al largo della città costiera di Champerico e a 160 a sudovest della capitale. È stato il terremoto più forte nella zona dal 1976, quando le vittime furono 23mila. Quasi tutti i cento dispersi sono abitanti di San Marcos. L’ospedale locale ha reso noto di aver accettato finora 150 feriti. Intanto oltre duemila soldati sono stati dispiegati nell’area per aiutare vigili del fuoco e altre squadre di soccorso a gestire il disastro. Gli operatori sono stati portati nella zona a bordo di due aerei.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata