Pechino (Cina), 28 ott. (LaPresse/AP) – La famiglia del premier cinese Wen Jiabao nega le rivelazioni dal New York Times, secondo cui avrebbe accumulato 2,7 miliardi di dollari in “ricchezze segrete”. Con una lettera pubblicata oggi dal quotidiano di Hong Kong South China Morning Post, la famiglia nega che enormi ricchezze sarebbero state accumulate dai parenti del primo ministro da quando questi ha assunto la carica nel 2002. Il testo è stato scritto, spiega il quotidiano, dai due avvocati della famiglia di Wen, Bai Tao e Wang Weidong. I parenti, vi si legge, non sono responsabili di alcun affare illegale, non detengono azioni in alcuna compagnia e il premier non è stato mai coinvolto nelle attività imprenditoriali dei familiari, né le ha mai influenzate politicamente.

Una portavoce del New York Times, Eileen Murphy, ha dichiarato che la testata “continua a confermare la storia, di cui è incredibilmente orgogliosa e che è un esempio della qualità del giornalismo investigativo per cui la testata è nota”. Intanto, le autorità di Pechino hanno bloccato l’accesso alle versioni in inglese e in cinese del sito della testata. Impossibile in Cina anche cercare i nomi di Wen, della moglie e del figlio sul sito di microblogging Sina Weibo.

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