Ginevra (Svizzera), 18 ott. (LaPresse/AP) – “Non ci dovrebbe volere una cosa drastica come lo fu Srebrenica per spingere il mondo ad adottare azioni serie per fermare questo tipo di conflitto”. Lo ha detto a proposito della Siria l’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Navi Pillay, durante una conferenza stampa a Ginevra organizzata per riassumere il suo primo mandato di quattro anni. La Pillay ha chiesto al mondo di evitare un altro massacro come quello avvenuto nel luglio del 1995 a Srebrenica, in Bosnia, quando 8mila uomini e ragazzi musulmani furono uccisi dalle forze serbo bosniache. Secondo gli attivisti siriani, dall’inizio della rivolta a marzo del 2011 sono state uccise oltre 33mila persone. Pillay ha aggiunto che molti bambini siriani “saranno segnati per tutta la vita” dalle azioni compiute dal governo di Damasco, dall’esercito o dai loro vicini durante il conflitto.
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