Edimburgo (Regno Unito), 15 ott. (LaPresse/AP) – Il primo ministro britannico David Cameron è in Scozia per la firma dell’accordo con il leader locale Alex Salmond sul referendum che potrebbe portare alla divisione del Regno Unito. Funzionari di Londra ed Edimburgo si incontrano da settimane per fissare i dettagli del voto sull’indipendenza della Scozia. I punti centrali delle discussioni sono stati la data del referendum e l’esatto contenuto della domanda da inserire sulle schede.
All’incontro di oggi nella capitale scozzese, Cameron e Salmond dovrebbero firmare l’accordo per fissare il voto nell’ottobre del 2014, come chiesto dai nazionalisti. Il premier britannico e altri politici che sostengono il Paese unito hanno messo pressioni per una anticipazione del referendum perché, secondo i sondaggi più recenti, al momento solo una minoranza degli scozzesi sarebbe favorevole alla scissione.
Secondo alcuni estratti del discorso di Cameron, diffusi dal suo ufficio, il premier loderà i due governi della Scozia per essersi uniti nell’organizzare “un referendum legale, giusto e decisivo” che mette nelle mani degli elettori il futuro del Regno Unito. “Questo – preciserà ancora Cameron – segna l’inizio di un importante capitolo per la storia della Scozia e permette l’avvio di un vero dibattito”. Se dovesse vincere il sì, il referendum segnerebbe la fine di oltre 300 anni di unione politica con l’Inghilterra.
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