Pechino (Cina), 13 ott. (LaPresse/AP) – Il nipote dell’attivista cinese Chen Guangcheng, Chen Kegui, è stato incriminato per aggressione contro i funzionari pubblici locali dopo la fuga a New York dell’avvocato cieco. Secondo quanto riporta Jerome Cohen, professore alla NY University e amico dell’attivista, il 32enne Kegui sarebbe stato arrestato in Cina lo scorso maggio. La famiglia sostiene che il nipote di Chen ha agito per legittima difesa quando i funzionari hanno fatto irruzione nella sua casa in cerca dello zio e hanno picchiato i genitori. L’attivista cieco, che si trova ora negli Usa, ad aprile ha scatenato una bagarre diplomatica tra Pechino e Washington prima che gli fosse concesso di andare a New York, dove studia inglese e legge e prepara la stesura di un suo libro di memorie. Cohen ha raccontato che inizialmente a suo nipote era stata contestata anche l’accusa di tentato omicidio, mentre ora è imputato per “aggressione volontaria”. Cohen ha sottolineato che a causa delle pressioni politiche Kegui ha poche possibilità di ottenere un giusto processo. “Si tratta di un caso evidente di ingiustizia”, ha commentato Cohen.

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