Bruxelles (Belgio), 9 ott. (LaPresse/AP) – Il Parlamento europeo ha incluso il gruppo russo Pussy Riot fra i finalisti del premio annuale Sakharov per i diritti umani. Tre componenti del collettivo sono state condannate a due anni di prigione per teppismo, dopo aver interpretato a febbraio una ‘preghiera punk’ nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca contro il presidente Vladimir Putin. Le sentenze hanno provocato sdegno a livello internazionale e messo in imbarazzo il governo di Putin.

Gli altri candidati al premio dell’Unione europea sono Ales Belyatsky, difensore dei diritti umani bielorusso in carcere, e due iraniani, l’avvocato Nasrin Sotoudeh e il regista Jafar Panahi. Il vincitore del premio, principale riconoscimento per i diritti umani a livello europeo e intitolato al dissidente sovietico Andrei Sakharov, verrà annunciato il 12 dicembre a Strasburgo, in Francia.

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