Londra (Regno Unito), 8 ott. (LaPresse/AP) – Le nove persone che si erano impegnate a pagare la cauzione per Julian Assange dovranno versare entro il 9 novembre prossimo la somma di 93.500 sterline (115.564 euro). È quanto ha deciso il giudice Howard Riddle, secondo cui gli amici del fondatore di WikiLeaks devono pagare poiché quest’ultimo ha violato le condizioni della cauzione. Assange ha smesso infatti di presentarsi tutti i giorni in una stazione della polizia da quando si è rifugiato lo scorso 19 giugno nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il 41enne ha chiesto asilo diplomatico al Paese sudamericano per evitare l’estradizione in Svezia, dove deve sottoporsi a interrogatori in merito all’accusa di aver abusato sessualmente di due donne.

Tra i sostenitori di Assange a cui è stato ordinato di pagare la cauzione c’è anche l’ex giornalista di Bbc, Vaughan Smith, che aveva ospitato il fondatore di WikiLeaks nella sua casa per più di un anno. I nove sostengono di non dover essere puniti, poiché hanno cercato di “servire l’interesse pubblico”. Il giudice ha sottolineato invece che, benché i sostenitori abbiano agito in buona fede, non hanno rispettato il loro “obbligo di base”, ossia garantire che il giornalista australiano si consegnasse alla polizia. “Sicuramente hanno capito il rischio e le preoccupazioni del tribunale”, ha aggiunto il giudice.

Riddle ha sottolineato di rispettare i sostenitori per aver agito contro i propri interessi e per non aver chiesto ad Assange di consegnarsi. “Per tutto il tempo – ha dichiarato – hanno agito in base alle proprie convinzioni e ai propri principi. In un’epoca considerata a volte come egoista, è un atto ammirevole”. Tra le altre persone che si sono impegnate a pagare la cauzione compaiono il professore in pensione Tricia David, il premio Nobel per la Medicina John Sulston, il giornalista Philip Knightley, Lady Caroline Evans e gli amici Sarah Saunders, Joseph Farrell, Sarah Harrison e Tracy Worcester.

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