Mosca (Russia), 1 ott. (LaPresse/AP) – Il tribunale di Mosca ha rinviato al 10 ottobre il processo di appello per le tre ragazze della band punk russa Pussy Riot, dopo che una di loro ha deciso di cambiare i propri avvocati. Yekaterina Samutsevich ha annunciato all’inizio dell’udienza di aver rifiutato i servizi dei suoi tre legali a causa di un disaccordo. Le donne sono state condannate ad agosto scorso a due anni in carcere per aver cantato una ‘preghiera punk’ contro il presidente russo Vladimir Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Ieri la Chiesa ortodossa russa ha affermato che le ragazze meriterebbero clemenza se si scusassero per quello che hanno fatto. La dichiarazione è seguita ai commenti del primo ministro Dmitry Medvedev, secondo cui trattenere le artiste ulteriormente in carcere sarebbe “inutile”.

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