Fort Wayne (Indiana, Usa), 25 set. (LaPresse/AP) – “Un leader popolare non è la stessa cosa che un buon leader. Spero che lo teniate in mente”. Così l’attivista democratica birmana Aung San Suu Kyi nel discorso pronunciato ai sostenitori a Fort Wayne, nello Stato di Indiana, dove risiede una delle più folte comunità birmane di tutti gli Usa. La leader 67enne è stata accolta da circa 3mila birmani con una standing ovation nel Memorial Coliseum di Fort Wayne. “La cosa importante – ha affermato – è imparare come risolvere i problemi, come affrontarli e come trovare le risposte giuste tramite discussione e dibattito. Dovremmo tutti avere una coscienza e non sfruttare il nostro ruolo nella politica”. “Per quando riguarda le divergenze e i problemi che esistono tra di noi – ha detto Suu Kyi -penso che possiamo unire le mani e riconcilarci per andare avanti e risolvere tutti i problemi”.

Molti dei profughi birmani che hanno assistito al discorso del premio Nobel per la Pace in Indiana parteciparono ad agosto del 1988 a una rivolta pro-democratica contro il regime birmano, appoggiato dai militari. Migliaia di manifestanti furono uccisi dalle forze di sicurezza e decine di migliaia, tra cui la stessa Suu Kyi, furono condannate a diversi anni in carcere. “Siamo della generazione ’88 e siamo schierati con lei”, ha detto uno dei sostenitori di Suu Kyi, Kaung Shein, che poi ha aggiunto: “Siamo molto emozionati di poter essere qui, abbiamo aspettato questo momento per vent’anni”.

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