Bruxelles (Belgio), 24 set. (LaPresse/AP) – Un centinaio di camion sta creando disagi e bloccando il traffico per le strade di Bruxelles per protestare contro la disparità di regolamentazioni con i colleghi dell’est Europa, che per mancanza di controlli tagliano i prezzi e abbassano gli standard. Altre centinaia di camionisti si sono radunate nei pressi della circonvallazione della città belga, per dare il proprio sostegno alla protesta.

I sindacati di settore spiegano che l’apertura dei confini all’interno dell’Ue non combacia con le leggi sociali, aprendo la porta a lavoratori sottopagati provenienti appunto dall’Europa orientale. Questo, denunciano i manifestanti, danneggia il mercato. “Questa azione – ha voluto specificare Frank Moreels, del sindacato socialista Abvv – non è diretta contro i camionisti dell’Est, visto che queste persone stanno solo cercando di far quadrare i conti”. Secondo Moreels, gli autotrasportatori di Paesi come Polonia, Bulgaria e Romania vengono spesso inviati in Paesi dell’Europa occidentale dove lavorano alla metà dello stipendio dei camionisti locali e sono costretti a sottostare a condizioni inaccettabili imposte dalle compagnie di trasporto.

Con lo slogan ‘Salari uguali per lavoro uguale’, gli autisti chiedono all’Ue di interrompere pratiche le illegali tramite controlli più severi, garantendo che i lavoratori dell’Europa dell’est vengano pagati esattamente come i colleghi degli altri Paesi Ue.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata