Karachi (Pakistan), 13 set. (LaPresse/AP) – I proprietari della fabbrica di indumenti di Karachi dove 258 persone hanno perso la vita nell’incendio di martedì sera sono indagati per omicidio. Lo fa sapere un ufficiale pakistano, Amir Farooqi. Ai sensi della legge in vigore in Pakistan, aprire un caso di omicidio è necessario per poter formulare accuse nei confronti dei sospetti, una volta completata l’indagine della polizia. I proprietari e dirigenti della fabbrica, ha spiegato Farooqi, sono indagati per accuse secondo cui molte delle porte d’ingresso dello stabilimento erano chiuse quando è divampato l’incendio.

Inoltre, tante uscite di emergenza erano bloccate con grossi rotoli di stoffa e le misure di sicurezza di base non erano rispettate. La polizia, ha riferito Farooqi, sta anche indagando i funzionari del governo che non sono riusciti a far applicare le misure di sicurezza nello stabilimento. Un altro incendio, scoppiato martedì in una fabbrica di calzature di Lahore, ha provocato 25 vittime. Il bilancio complessivo dei due roghi è di 283 morti.

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