Washington (Usa), 30 ago. (LaPresse/AP) – Il dipartimento di Giustizia Usa ha annunciato di avere archiviato un’indagine, durata tre anni, sugli interrogatori della Cia nei confronti di sospetti terroristi arrestati, ma mai incriminati formalmente. Nel giugno 2011, l’indagine, condotta dal procuratore federale John Durham, si era allargata anche alla morte di due detenuti, in seguito a torture, avvenute durante la presidenza di George W. Bush. La decisione di oggi evita la possibilità che l’agenzia venga portata in tribunale.
Le due vittime si chiamavano Gul Rahman e Manadel al-Jamadi. Il primo morì il 20 novembre 2002 dopo essere stato incatenato a un muro di cemento in una prigione segreta della Cia nella zona nord di Kabul, in Afghanistan, nota come il ‘Pozzo di sale’. Rahman, sospettato di avere legami con al-Qaeda, è l’unico prigioniero deceduto in una prigione della Cia di cui si abbia notizia. Al-Jamadi morì invece nel 2003 ad Abu Ghraib, in Iraq. Il suo decesso venne catalogato come omicidio da un’autopsia militare.
Nei tre anni di indagine Durham ha esaminato il trattamento ricevuto da 101 detenuti, in custodia degli Usa dall’11 settembre 2001. In seguito all’archiviazione dell’indagine, l’ex direttore della Cia Michael Hayden si è detto “rincuorato”. “Avevo grande fiducia nel signor Durham, rimpiango solo che così tanti agenti della Cia abbiano dovuto subire ancora una volta un’indagine sulle loro attività”, ha concluso.
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