Mosca (Russia), 27 ago. (LaPresse/AP) – Quattordici attivisti di Greenpeace si sono incatenati all’ancora di una nave della Gazprom che stava trasportando alcuni dipendenti alla piattaforma Prirazlomnaya, nel mare della Peciora. Si tratta del secondo tentativo di bloccare le trivellazioni nell’Artico negli ultimi giorni. Nella notte tra giovedì e venerdì, sei ambientalisti del gruppo avevano fatto irruzione sulla piattaforma petrolifera. La compagnia di Stato russa ha installato la struttura nell’area l’anno scorso e si sta preparando per le prime trivellazioni.
Il 14 agosto, Greenpeace e il Wwf hanno pubblicato un rapporto sui potenziali disastri ambientali delle trivellazioni nell’Artico russo. Nel documento si legge in particolare che nella zona mancano le infrastrutture necessarie in caso di perdite di petrolio. I due gruppi spiegano infatti che una fuoriuscita di greggio potrebbe contaminare aree protette e riserve naturali sulle coste e isole in circa 20 ore, mentre alle squadre di emergenza servirebbero almeno tre giorni per raggiungere la zona. La piattaforma di Gazprom si trova a circa mille chilometri dal porto più vicino, quello di Murmansk.
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