Beirut (Libano), 24 ago. (LaPresse/AP) – Almeno 21 persone sono in seguito a un raid aereo delle forze armate siriane a Mayadin, città siriana nella provincia di Deir el-Zour, vicino al confine con l’Iraq. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui tra le vittime ci sono 12 donne e un bambino. L’attivista locale Abu Omar al-Deery parla invece di 23 morti. “A Maydain c’è stato un vero massacro. Credo che sia stato per vendicare l’avanzamento in città da parte dell’Esercito libero siriano”, commenta lo stesso al-Deery via Skype, spiegando che l’attacco è stato condotto dopo che i ribelli hanno preso il controllo di un posto di blocco chiave su un ponte sul fiume Eufrate.

Secondo l’attivista, le forze di opposizione hanno preso controllo di gran parte della città per la prima volta in 17 mesi di rivolta. L’unica zona ancora nelle mani del regime, aggiunge al-Deery, è una collina che domina la città, punto strategico per l’artiglieria. Negli ultimi mesi i ribelli hanno cercato di espandere il loro dominio sulle aree di confine. Già controllano un ampio territorio lungo la frontiera con la Turchia nel nord, così come alcune zone sul confine con la Giordania nel sud e il Libano a ovest.

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