Beirut (Libano), 18 ago. (LaPresse/AP) – In Siria “le parti hanno il dovere secondo le leggi umanitarie internazionali di assicurare che i civili siano protetti. Questi doveri non sono stati rispettati”. Lo ha dichiarato il generale Babacar Gaye, il comandante della missione Onu in Siria, davanti ai giornalisti a Damasco. Ha chiesto al regime e ai ribelli, accusandoli di non difendere la popolazione civile, di mettere fine alle violenze “che stanno causando così tanta sofferenza a gente innocente”. Ha poi detto, a proposito della partenza degli osservatori in vista della scadenza domani a mezzanotte del mandato della missione, che non importa chi resta e chi va, ma “quello che importa è che le Nazioni unite resteranno”. L’Onu, ha puntualizzato, è impegnata nel mettere fine alle violenze e nel promuovere il dialogo tra le parti.
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