Damasco (Siria), 11 ago. (LaPresse/AP) – Scontri tra ribelli e forze del regime si sono consumati oggi nel centro di Damasco. Alcune esplosioni, all’apparenza coordinate, si sono verificate in successione. Secondo fonti militari, una è partita da un ordigno telecomandato piazzato sotto un albero, scoppiato nel distretto di Marjeh mentre passava un veicolo militare con a bordo diversi soldati. L’esplosione, che non ha provocato morti, si è verificata a un centinaio di metri dal Four Seasons, uno dei più importanti hotel di lusso di Damasco. Dopo l’esplosione uomini armati hanno aperto il fuoco sui civili “per provocare il panico”, ha riportato l’agenzia di Stato Sana. La seconda esplosione è avvenuta a cinquecento metri di distanza, nei pressi dello stadio Tishrin. Alcune ore dopo, un bus è stato attaccato alla periferia della città. Secondo l’agenzia Sana, nell’esplosione sono morte sei persone.

Le forze di sicurezza siriane si sono date alla caccia dei “terroristi” e scontri tra le forze del regime e i ribelli si sono verificati in varie aree della città. Le azioni hanno messo in luce l’abilità dei ribelli di superare le barriere di sicurezza di Assad e avvicinarsi al cuore del regime e hanno smentito le dichiarazioni di Assad di avere il pieno controllo di Damasco. Al contrario, hanno mostrato che i ribelli hanno stabilito una rete nella capitale siriana in grado di aggirare le azioni di intelligence degli agenti del regime e i suoi cordoni di sicurezza.

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