Bamako (Mali), 10 ago. (LaPresse/AP) – Il governo del Mali condanna come “un atto orribile, che si aggiunge a una lunga lista” di gesti simili, l’amputazione della mano inflitta ieri a un ladro dai militanti islamici, che l’hanno definita una punizione prevista dalla shariah. In una nota, il governo di Bamako aggiunge di essere disposto ad accelerare i colloqui con le nazioni vicine per tornare in controllo del nord del Paese, da marzo in mano a ribelli islamici. “È un orrore quello che avviene nelle nostre città”, ha commentato il parlamentare El Hadj Baba Haidara.

Ieri gli islamisti del nord hanno tagliato la mano a un 35enne, giudicato colpevole di avere rubato una pecora (non una moto come affermato ieri dalle autorità). “Dopo che hanno tagliato la mano, gli hanno immerso il braccio nell’olio bollente”, ha detto un testimone, rimasto anonimo per il timore di rappresaglie. I ribelli hanno imposto la shariah nei territori conquistati, applicandola anche quando hanno lapidato a morte una coppia ritenuta colpevole di adulterio.

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