Tokyo (Giappone), 3 ago. (LaPresse/AP) – Il Giappone oggi ha eseguito per impiccagione le condanne a morte di due detenuti, le prime nel Paese da marzo. Le identità dei prigionieri sono state rese note dal ministero della Giustizia: i due condannati sono Jubya Hattori e Kyozo Matsumura, di 40 e 31 anni. Hattori era stato giudicato colpevole di avere stuprato e ucciso una ragazza di 19 anni nel 2002, mentre Matsumura nel 2007 assassinò due suoi parenti. Il Giappone è una delle poche nazioni industrializzate del mondo che ancora prevedano la pena capitale, che nel Paese viene eseguita per impiccagione. La mancanza di trasparenza nel sistema è stata criticata dai gruppi per i diritti umani ma, stando a quanto si evince dai sondaggi, la pena di morte in genere viene sostenuta dall’opinione pubblica. Nel 2011 non sono state eseguite sentenze di morte. Secondo i numeri del ministero della Giustizia, i detenuti nel braccio della morte in Giappone sono 130.
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