Parigi (Francia), 22 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente francese Francois Hollande ha partecipato alla cerimonia in ricordo del 70esimo anniversario del più grande arresto di massa di ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale. Le retate furono compiute il 16 e 17 luglio del 1942 e la polizia francese arrestò 13mila ebrei, che furono radunati nel Vel d’Hiv (cioè il velodromo di Parigi) prima di essere deportati ad Auschwitz. Si è trattato di un crimine “commesso in Francia dalla Francia”, ha detto Hollande, aggiungendo che “neanche un solo soldato tedesco era intervenuto durante l’intera operazione. Il nuovo inquilino dell’Eliseo ha seguito così le orme dell’ex presidente francese Jacques Chirac, che nel 1995 per la prima volta tenne una cerimonia in occasione dell’anniversario riconoscendo il ruolo della Francia nella persecuzione degli ebrei. L’ex stadio si trova vicino alla tour Eiffel.
Hollande ha reso omaggio al “coraggio” di Chirac nel riconoscere la responsabilità della Francia. Poi il presidente ha ricordato l’uccisione di tre bambini ebrei e di un rabbino a Tolosa lo scorso marzo. “Quattro mesi fa dei bambini sono morti per lo stesso motivo per il quale sono morte le persone del Vel d’Hiv, perché erano ebrei”, ha detto Hollande, sottolineando che la sicurezza della comunità ebraica è una questione che riguarda l’intero Paese.
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