Baikonur (Kazakistan), 15 lug. (LaPresse/AP) – E’ stata lanciata con successo questa mattina dal cosmodromo di Baikonur la navicella spaziale Soyuk con a bordo tre astronauti diretti alla Stazione spaziale internazionale. I tre, la statunitense Sunita Williams, il russo Yuri Malenchenko e il giapponese Akihito Hoshide, viaggeranno per due giorni prima di raggiungere altri tre colleghi già presenti sulla Stazione. Famiglie e colleghi hanno assistito alla partenza, avvenuta alle 8.40 ora locale (le 4.40 in Italia) da una piattaforma di osservazione.

Spinto in orbita nel giro di nove minuti, il Soyuz ha sganciato i tre stadi del razzo vettore. A quel punto, una bambola regalata a Malenchenko come mascotte dalla figlioletta e sospesa sopra ai tre astronauti è uscita dalle immagini televisive, a indicare che la navicella era sfuggita all’attrazione gravitazionale della Terra. Quindi si è staccato anche il guscio che circondava la capsula. Al procedere positivo delle operazioni, la Williams ha fatto segno positivo con il pollice e un cenno alle telecamere, mentre il capo dell’agenzia spaziale russa Vladimir Popovkin si è congratulato con l’equipaggio. I pannelli solari forniranno al Soyuz l’energia necessaria di cui ha bisogno per il viaggio di due giorni.

Malenchenko è uno dei più esperti astronauti russi, impegnato qui nel suo quinto viaggio nello spazio. La Williams, originaria dell’Ohio ma cresciuta in Massachusetts, è alla sua seconda missione e prolungherà così il record del soggiorno più lungo nello spazio per una donna astronauta. Tra il 2006 e il 2007 passò infatti già 195 giorni sulla Stazione internazionale.

L’arrivo alla Stazione spaziale è atteso per martedì alle 8.52 ora di Mosca, le 6.52 in Italia. In questo momento là già si trovano due russi, Gennady Padalka e Sergei Revin, e uno statunitense, Joseph Acaba, che avevano fatto parte della Spedizione 32. Oltre al Soyuz, presto vi è attesa anche la navicella cargo giapponese HTV3, che si aggancerà la prossima settimana. Sarà il primo di nove veicoli spaziali a entrare in contatto con il satellite orbitante in 17 giorni. Il lancio di oggi è stato effettuato nell’importante ricorrenza del 37esimo anniversario della missione Apollo-Soyuz, nel corso della quale la navicella statunitense e quella sovietica si agganciarono nello spazio, segnando un precedente importante di collaborazione tra le due potenze nemiche della guerra fredda.

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